L’inquinamento dell’aria è uno dei maggiori rischi per la salute al mondo. Il 91% della popolazione mondiale respira aria inquinata. Più di 3 miliardi di persone utilizzano energia inquinante come fonte per cucinare. Le ragazze delle famiglie che cucinano con combustibili che inquinano, passano 35 ore a settimana a raccogliere legna e acqua. L’inquinamento dell’aria provoca gravi danni al nostro sistema cardiovascolare ed è la seconda principale causa di malattie non trasmissibili. Il 93% dei bambini sotto i 18 anni gioca e vive in luoghi in cui l’inquinamento atmosferico è a livelli superiori alle linee guida dell’OMS. Il 74% della popolazione urbana dell’ UE è esposta a PM 2.5 al di sopra delle Linee guida dell’OMS.
Molte fonti di inquinamento atmosferico emettono importanti quantità di CO2, che contribuiscono ad un circolo vizioso che minaccia la nostra salute e il clima. Vediamo già le conseguenze dei cambiamenti climatici nell’aumento di malattie infettive, malnutrizione e più frequenti e gravi eventi meteorologici. Sette milioni di persone vengono uccise ogni anno dall’inquinamento atmosferico. Le soluzioni per affrontarlo ci sono e sono molte, dobbiamo solo agire, per non dover dire tra dieci anni “Non lo sapevamo”.
La nona edizione del Festival del Verde e del Paesaggio, prendendo spunto ed ispirazione dagli ultimi studi e dati della World Health Organization, vuole dare un contributo su questo tema così urgente ed invitare a riflettere sull’impatto che abitudini e stili di vita hanno sull’inquinamento dell’aria e di conseguenza sul cambiamento climatico.
FACCIAMO UN RESPIRO PROFONDO E INZIAMO A CAMBIARE…
RE-SPIRARE: |re-spi-rà-re|v. intrans. e tr.
1. Svolgersi attraverso l’aria come soffiando. 2. Azione ricorsiva ritmica, cadenzata che facciamo di continuo, senza neppure accorgercene, se non quando accade qualcosa che ne alteri la frequenza. 3. Azione che ci rende sodali di tutti gli organismi viventi, dai più semplici ai più complessi, aerobici o anaerobici. 4. Semplicemente essere in vita. 4.Azione cui affidiamo la nostra sopravvivenza, talmente pervasiva e altrettanto decisiva, che le sue diverse declinazioni non sono soltanto fasi meccaniche di un indispensabile processo fisiologico, ma metafore radicate di forte valore simbolico — come a-spirare, nel senso di desiderare, cercare di conseguire qualcosa, o i-spirare, in quanto destare e suggerire sentimenti, immagini, intuizioni.
RESPIRO: |re-spì-ro | s.m.
1. Azione che prevede una reciprocità, perché implica uno scambio: assimilare ed emettere, prendere e restituire, a seconda della propria posizione nel ciclo biologico dell’ecosistema planetario. Il respiro delle piante, sulle terre emerse e negli oceani, consente il respiro degli altri esseri viventi, che a loro volta consumano e rilasciano altre sostanze necessarie al respiro altrui. 2. Azione ampia che evoca la vastità delle proprie visioni, concezioni e ambizioni o anche solo il guadagnarsi riparo da un pericolo scampato
IL RESPIRO è il protagonista della nuova edizione di Avventure Creative, concorso per l’ideazione e la realizzazione di giardini temporanei. Vi invitiamo ad immaginare:
GIARDINI BALSAMICI, nelle loro tante possibili accezioni, fuori e dentro metafora, tra funzioni biologiche e funzioni etiche. Potranno essere microcosmi di processi biochimici, capaci di evocare i grandi cicli del pianeta-laboratorio, e risorse di ossigenazione del mondo, ad alta o bassa definizione tecnologica; oppure trovare nella qualità e nelle proprietà dell’atmosfera il proprio elemento cardine, modulandone la temperatura, l’umidità, la fragranza, o trarre ispirazione dalla consistenza e lo spessore dell’aria, immaginando che essa sia veicolo di materia in sospensione, semi o vapore, polvere o terra, di provenienza lontana;
GIARDINI PNEUMATICI, nel significato originario di ciò che appartiene allo spirito: potranno dunque essere giardini di saggezza, luoghi di sollievo e riposo, di libertà e coraggio, espressione di desideri, motivo di orientamento o suggestione;
GIARDINI METRONOMI, che potranno farsi respiro nel senso di misura del tempo, capaci di cadenzarlo, di dare evidenza alle sue frequenze, ai suoi ritmi, come narrazioni delle trasformazioni che esso inevitabilmente produce o, al contrario, potranno evocare la possibilità di effimere permanenze;
Giardini in cui l’ATMOSFERA si fa luogo di una complessa e magnifica simbiosi di respiri reciproci.
Architetti, ingegneri, agronomi, botanici, paesaggisti, artisti e creativi, abbiamo bisogno di voi e delle vostre idee, progetti e installazioni per raccontare che un altro mondo è possibile.
Le adesioni scadono il 13 febbraio. Troverete il bando, sul sito.
#abbiamoancoratempoperagire