DALL’ARCHITETTURA FUNERARIA ALL’ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO
Progetto per il cimitero del Terzo Millennio
SE DOPO LA MORTE OGNUNO DI NOI RINASCESSE ALBERO, LASCEREBBE ALLA PROPRIA CITTA’
BOSCHI AL POSTO DI CIMITERI
”Il desiderio di trovare nella natura consolazione alla mortalità ha fatto sì che gli esseri umani eleggessero gli alberi a simbolo di un incessante ricominciare, di una costante rinascita della vita”.
Simon Schama, Paesaggio & Memoria
Incerta omnia. Sola mors certa
E se l’esilio della morte coltivato dalle società contemporanee potesse essere salvato dalla bellezza?
Attraverso una nuova visione dello spazio dedicato al culto dei morti, I AM A TREE affronta in maniera strategica le problematiche delle grandi città legate alla qualità dell’aria, al consumo del suolo e alla gestione delle acque meteoriche.
L’idea che le attività umane siano responsabili dell’incremento della temperatura globale avvenuto dalla metà del XX secolo rispecchia ormai l’attuale pensiero scientifico. Il Protocollo di Kyoto, entrato in vigore nel 2005, considera la diffusione del verde come un elemento fondamentale ai fini del miglioramento della qualità della vita nei sistemi fortemente antropizzati ed esorta i governi all’adozione di obiettivi concreti legati alla conservazione delle risorse naturali e alla pianificazione urbana sostenibile per proteggere, ristabilire e promuovere l’impiego sostenibile dell’ecosistema terrestre.
I AM A TREE è un progetto universale che riguarda ogni grande città dove la carenza di spazio, la qualità dell’aria e la salute dei cittadini, insieme al diffondersi esponenziale della cremazione, impongono di ripensare ai luoghi della tradizione attraverso un nuovo linguaggio architettonico-paesaggistico.
I AM A TREE è un parco memoriale dove è consentita, nel rispetto della normativa vigente, la dispersione in natura delle ceneri derivanti dalla cremazione o l’interramento di urne ecologiche e biodegradabili ai piedi di un albero commemorativo. E’ un parco urbano aperto ad una quotidianità d’uso, uno spazio vitale concepito per i cittadini che sono chiamati a proteggerlo e rispettarlo, dove convivono culti religiosi e spiritualità laiche nel rispetto e nella comunione del ricordo di chi non è più tra noi.
I AM A TREE si rivolge a chi desidera ricordare i propri cari in un luogo bello capace di annullare la distanza tra il mondo dei morti e quello dei vivi, e a chi riconosce negli alberi il simbolo della vita che si rigenera.
I AM A TREE E’ UN PROGETTO DI FORESTAZIONE URBANA CHE ADERISCE ALL’OBIETTIVO 11 DELL’AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE:
Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili.
PREMIO ECOSISTEMA URBANO LEGAMBIENTE
Rimini 2017 – 2018
PRIMO FORUM MONDIALE SULLA FORESTAZIONE URBANA
SISEF, FAO, Mantova 2018
Per noi la privacy è molto importante e desideriamo che tu ti senta sempre tutelato. Per questo ti invitiamo a leggere attentamente l’informativa e a personalizzare le tue preferenze.
– I bambini fino a 5 anni compiuti entrano gratuitamente
– Il biglietto on-line comprende sia l’entrata all’Orto Botanico che all’evento «Bambini Botanici»
– Diversamente abili (con tesserino sanitario) e accompagnatore entrano gratuitamente.
– Ti rimborseremo il biglietto solo se, per cause di forza maggiore, saremo costretti ad annullare il nostro appuntamento.
– Siamo all’Orto Botanico e quindi all’aperto. Se dovesse piovere noi saremo comunque lì ad aspettarti …non lasciarti intimorire.
– L’Orto Botanico è un meraviglioso museo a cielo aperto. Al suo interno è contenuta una preziosa collezione di opere d’arte viventi antiche e moderne e per questo purtroppo i cani non possono entrare.
– I bambini fino a 5 anni entrano gratuitamente
– Il biglietto on-line comprende sia l’entrata all’Orto Botanico che all’evento «Bambini Botanici»
– Diversamente abili (con tesserino sanitario) e accompagnatore entrano gratuitamente.
– Ti rimborseremo il biglietto solo se, per cause di forza maggiore, saremo costretti ad annullare il nostro appuntamento.
– Eventi e laboratori per bambini si prenotano all’info point all’interno della manifestazione
– Siamo all’Orto Botanico e quindi all’aperto. Se dovesse piovere noi saremo comunque lì ad aspettarti …non lasciarti intimorire.
– L’Orto Botanico è un meraviglioso museo a cielo aperto. Al suo interno è contenuta una preziosa collezione di opere d’arte viventi antiche e moderne e per questo purtroppo i cani non possono entrare.
stupendo progetto
Che tuffo nel passato!era la mia tesi, nella teoria, non nella pratica, non sono così brava:). Mi permetto a chi leggerà, magari l’autrice stessa, di consigliare la Fondazione Benetton, nello specifico il mio ex relatore, L.Latini, uomo di estrema cultura e appassionato dell’argomento.Spero a settembre…Cl
Grazie Claudia. Mi farebbe davvero piacere entrare in contatto con la fondazione Benetton. Parliamone, sentiamoci, i miei contatti sono sul sito del progetto http://www.iamatree.net
A presto, Consuelo Fabriani
Molto volentieri Consuelo.A presto.
Claudia
Gentile Consuelo, Bel progetto.
Da tempo rifletto su come far si che il mio passaggio determini il minimo impatto possibile, su come tornare alle catene biologiche. Essere lasciato in mare sarebbe il massimo. Ma forse la tua idea è anche meglio. Firmerei un patto, mi iscriverei ad un associazione….. per garantire che il mio post sia “bio”.
Dal video, peraltro, traspare la sincerità con cui porti avanti il progetto.
Se vedi sinergie, fatti viva.
Franco Paolinelli
Grazie Franco.
Per quanto riguarda il mare, dobbiamo pensare a chi rimane e al valore della memoria. E’ importante avere un luogo, per chi vuole commemorare le persone scomparse. E io auspico che sia bello e molto green!
Ciao,
Consuelo
Dear Consuelo, glad to see you here!
For me, this is definitely an audacious project, because I’m really afraid of ghosts.
Upon deep thinking into it, I find it would really help me to believe “the ‘ghosts’, in my eyes, that scare me are actually the loved ones that others yearn for day and night.” To see their beloved as trees enrolled into the beautiful landscape, and to see people talking to their beloved in the park, and to accept their presence in everyday life, thus, to overcome my fear to ghosts.
IAN ZUO