Domenica 15 maggio
ore 11:00
Urban farms per il futuro
Entro il 2050 i due terzi della popolazione mondiale vivranno nelle città e il 68% della popolazione (contro il 55% attuale) sarà concentrata nelle aree urbane. La crescita vertiginosa della popolazione urbana e la necessità di rendere le città più resilienti a cambiamenti climatici e crisi sanitarie impongono quindi una ridefinizione del nostro sistema di produzione alimentare e lo sviluppo di catene di approvvigionamento in grado di soddisfare le esigenze alimentari dei cittadini.
L’agricoltura urbana, su grande e su piccola scala, sta prendendo piede in alcuni centri urbani come un modo per fornire cibo fresco e sano, stabilire un contatto diretto con i produttori di cibo e ridurre le emissioni di carbonio, rafforzando nel contempo l’economia locale.
Roma è il comune agricolo più grande d’Italia e fra i più estesi d’Europa: 58.000 ettari di superficie agricola che coprono il 45% della superficie totale, 2656 aziende agricole che portano lavoro a 12.000 persone, 33 farmers market e 55 gas 218 esperienze associative per 3.200 appezzamenti , 32 esperienze di agricoltura sociale nell’area capitale e 20 nell’ area metropolitana, 127 mercati rionali, 8000 esercizi specializzati a Roma e provincia che pesano per il 14% sul totale del commercio al dettaglio (al 2°posto dopo l’abbigliamento) e 1° città in Italia per negozi specializzati in bio (118 su 1437).
Trovare risposte sostenibili per un futuro in cui le città saranno sovrappopolate e il consumo di suolo sempre maggiore; creare paesaggi urbani che si connettano con i nostri sensi, che ospitino animali, piante, che possano essere mangiati, supportando la produzione di cibo e creando una connessione visibile e mentale con il cibo; educare ad uno stile di vita sano fatto di scelte che alimentari che seguano la natura e che in questo modo ci ricolleghino ad essa, sono solo alcune delle sfide del futuro.
Roma è pronta a rispondere?
Sabrina Alfonsi Assessora all’agricoltura, ambiente e ciclo dei rifiuti del Comune di Roma
Mario Ciarla Presidente Arsial
Franco Panzini architetto e storico del paesaggio, è docente presso i master di paesaggio dell’Università Iuav di Venezia e dell’Università Roma Tre. È presidente dell’Associazione Pietro Porcinai. Ha pubblicato numerosi libri sulla storia del giardino e degli spazi verdi urbani, fra i quali: Coltivare la città. Storia sociale degli orti urbani nel XX secolo
Luca D’Eusebio Architetto, co-fondatore di Zappata romana, specialista e dottore di ricerca in urbanistica, fa parte di studio UAP che si occupa di spazio pubblico.
Silvia Cioli Architetto, co-fondatrice con Luca D’Eusebio di studioUAP, di Zappata romana e di Hortus Urbis di cui è anche coordinatrice, è environmental ad hoc expert di Urbact, si occupa di ambiente, capacity building, agricoltura urbana, spazio pubblico, partecipazione.
coordina Margherita Lombardi, laurea in Scienze Agrarie, agronomo e giornalista, oltre a essere collaboratrice storica di Gardenia e aver scritto per numerose altre testate, è autrice di numerosi manuali, organizzatrice di convegni e conferenze, si diverte a insegnare botanica e giardinaggio ad adulti e bambini.
ore 12:00
Vegetiamo la città
Per migliaia di anni, gli esseri umani hanno creato edifici che rispondevano al clima, alla cultura e al luogo. Ma nel secolo scorso, abbiamo iniziato a costruire edifici contro natura in tutto il mondo.
Trascorriamo il 90% del nostro tempo in ambienti chiusi, lontano dalla natura, in una situazione di estraniamento quasi totale dall’ ambiente circostante. Per questo diventa molto importante progettare spazi ricchi di elementi vegetali, che catturino il movimento del sole, utilizzando dettagli architettonici capaci di collegarci alle ore del giorno, alle stagioni, e ai nostri bioritmi interiori ma soprattutto che rappresentino una tregua alla quotidianità. Si chiama biophilic design.
Gli studi dimostrano che quando siamo connessi alla natura e alla luce del giorno siamo più produttivi e meno malati.
Oggi approcci innovativi fanno un uso migliore dello spazio, del suolo e della luce, come l’agricoltura verticale, la coltivazione idroponica, i giardini verticali e i tetti verdi, permettendo di progettare luoghi che colleghino l’essere umano al mondo vegetale e creare habitat sani e produttivi per la contemporaneità.
Sabrina Alfonsi Assessora all’agricoltura, ambiente e ciclo dei rifiuti del Comune di Roma
Elisabetta Margheriti Agronomo, insieme alle sorelle gestisce lo storico vivaio di famiglia Tor Sanlorenzo, collabora come consulente a importanti lavori di ricerca italiani e internazionali
Virna Mastrangelo Architetto del paesaggio
Flavio Pollano Agronomo e architetto paesaggista
Roberto Reali Tecnologo presso il Dipartimento di Scienze Bioagroalimentari del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)
coordina Margherita Lombardi, laurea in Scienze Agrarie, agronomo e giornalista, oltre a essere collaboratrice storica di Gardenia e aver scritto per numerose altre testate, è autrice di numerosi manuali, organizzatrice di convegni e conferenze, si diverte a insegnare botanica e giardinaggio ad adulti e bambini.
ore 16:00
Giardini di Roma
“solo a Roma ci si può preparare a comprendere Roma” Goethe, Viaggio in Italia
Al giorno d’oggi pur con la sovrabbondanza di informazioni da cui veniamo letteralmente inondati da televisione, cellulare, personal computer, ipad ecc, non sempre, anzi quasi mai, abbiamo una approfondita conoscenza del luogo e/o dei luoghi che attraversiamo frettolosamente, muovendoci nella nostra città e quindi nel nostro territorio di competenza. Spesso attraversiamo luoghi eccezionali, veri depositi di storia e cultura, senza neanche rendercene conto. Quando poi ne “usufruiamo” l’idea che possiamo avere del loro valore storico e artistico, il 99% delle volte è a dir poco carente e assolutamente non “digerita” e legata spessissimo a una frettolosa gita turistica. Da qui la volontà, per non dire necessità, di avere una “guida” cominciando dal patrimonio verde di Roma che si ponga come un modo diverso di conoscere e visitare.
Una guida per scoprire, accanto al patrimonio verde attuale, i residui dell’antichissima
vegetazione originaria che precedeva addirittura la presenza dell’uomo nel territorio; illustrare le fasi della storia dei giardini attraverso degli straordinari esempi che hanno scandito e illustrato la storia dell’arte e che appartengono di diritto alla nostra cultura; ritrovare i giardini dove sono stati girati i film che costituiscono il nostro patrimonio visivo ormai da almeno cinque generazioni, legati alle storie di ognuno di noi, dove si incontrano immagini e memorie; conoscere i luoghi dove dalla sapienza dei giardinieri, dove nascono i futuri giardini e crescono le piante che in pochi anni formeranno il nuovo.
Gian Aldo Della Rocca Presidente Fondazione Aldo Della Rocca
Marco Pistoia Professore Associato di Storia e critica del cinema Università di Salerno
Francesco D’Asero Dottorando Cinema Università Roma Tre
Bruna Pollio Insegna Botanica ambientale e applicata Università Roma Tre
Francesca Lapadula Storia del cinema
Gaia F. Zadra Festival del Verde e del Paesaggio
coordina Bruno Filippo Lapadula Architetto, urbanista, ambientalista e accademico
ore 18:00