Quale libro (giardinesco) vorresti trovare o mettere sotto l’ albero di Natale? questo è uno dei nostri titoli preferiti.
Il Mediterraneo nel vostro giardino. Un’ispirazione per il futuro, è il libro di Olivier Filippi, pubblicato dalla Libreria della Natura, è uno dei nostri titoli preferiti
Un manuale di giardinaggio. Una guida. Una sorta di catalogo di piante resistenti a condizioni difficili.
E soprattutto, un libro ricco di spunti e riflessioni per il futuro, scritto dal pioniere della coltivazione resistente alla siccità, noto come il “guru del giardinaggio secco”.
La storia di Olivier Filippi e del suo vivaio
L’avventura di Olivier e Clara Filippi inizia nel 1984 con la creazione di un piccolo vivaio mediterraneo, nell’Hérault, vicino a Sète.
«Quando abbiamo iniziato nel 1984, eravamo inesperti, per niente del mondo orticolo. Visitando gli English Botanical Gardens abbiamo scoperto che avevano tutti un vivaio affollato, clienti appassionati che cercavano la pianta rara, non commerciale, ma dal nome latino. Siamo tornati trasformati, con un’idea che ci sembrava geniale e innovativa: coltivare piante selvatiche della gariga, che crescono ovunque nella nostra regione. Alla nostro primo mercato di piante, il nostro stand sembrava invisibile. La gente non capiva nemmeno che stavamo offrendo delle piante».
Autodidatti ma appassionati del mondo vegetale, si sono progressivamente fatti conoscere negli anni ’80 e ’90 come specialisti delle piante mediterranee.
Insieme a sua moglie, molto prima che si parlasse di “cambiamento climatico”, hanno cercato paesaggi mediterranei per offrire un un approccio completamente diverso al giardinaggio.
Nel tempo, hanno incontrato ricercatori e botanici, raccolto semi, selvatici, studiato l’ecologia delle piante, viaggiato a Creta, in Grecia, in Marocco, in Croazia, scoperto favolosi paesaggi-giardini, fonte inesauribile di ispirazione.
Il Mediterraneo con il suo paesaggio resistente e totalmente creato dall’uomo può essere un ottimo modello di giardino.
E oggi nel vivaio Pépinière Filippi, producono piante per giardini secchi o privi di ordinaria irrigazione, suoli aridi o adiacenti al mare e diventato.
In trentacinque anni, è diventato il punto di riferimento in termini di piante in grado di resistere a condizioni difficili.
Olivier Filippi oggi offre nuove soluzioni a tutti coloro che vogliono realizzare giardini efficienti dal punto di vista idrico e manutentivo.
– –
Che cos’è Il Mediterraneo nel vostro giardino. Un’ispirazione per il futuro ?
Il Mediterraneo nel vostro giardino. Un’ispirazione per il futuro è un manuale stimolante, ricco di informazioni di coltivazione, consigli su piante adatte a condizioni difficili (siccità, vento, terreno povero, sale marino, freddo occasionale adatte a climi aridi) e sul giardinaggio sostenibile a basso consumo idrico.
Un piccolo viaggio fra i diversi paesaggi della gariga, tra Libia, Dalmazia, Algarve, Formentor, Marsiglia, Capo Corso.
Un libro per tutti i giardinieri che vogliono lanciarsi in un’avventura appassionate e sperimentare la forza e la bellezza di riconquistare un tempo di vita in sincrono con il mondo che ci circonda.
Una dichiarazione d’amore ai paesaggi del Mediterraneo, frutto di uno straordinario rimescolamento e migrazioni. Modelli di un’esistenza alternativa in cui la preziosa attitudine alla trasformazione e relazione continua con la novità (sia il clima, il tempo, l’intervento dell’uomo o della natura) rende questi luoghi capaci di accogliere la vita.
Nel nostro giardino, largamente ispirato dagli ecosistemi mediterranei, hanno trovato posto varie piante, come il melograno, il mandorlo, e il pistacchio, ordinari dell’Asia, ma anche il falso-pepe, originario dell’America del Sud, e ls “salvia del deserto” (Leucophyllum frutescens) ordinaria del sud-ovest degli sStati Uniti e del Nord del Messico. (…)
Se si includono specie vegetali provenienti da differenti regioni a clima mediterraneo e dalle loro zone di transizione con le montagne e di resti, le specie che potrebbero integrarsi inuma giardino ispirato ai paesaggi del Mediterraneo sono più di 75.000 (…)
La gariga quale possibilità per un giardino mediterraneo
Nelle prime pagine del libro Olivier ci presenta il giardino di gariga quale possibilità per un giardino mediterraneo.
La Treccani definisce gariga come “Tipo di boscaglia mediterranea costituita da arbusti e suffrutici sempreverdi molto bassi (rosmarino, timi, ginestre, palma nana, ecc.), tra i quali vegetano abbondanti specie erbacee”.
Dunque, un giardino lontano dalle rappresentazioni estetiche tradizionali.
«Vegetazione scolpita dal vento o dalle capre, fogliame scuro che si alterna a fogliame argenteo esaltato dalla potenza dell’ambiente minerale (…) un giardino senza giardiniere» la definisce Olivier.
Uno spazio di scoperta la cui ricchezza è inesauribile, dove il giardiniere può osservare da vicino le relazioni delle piante con gli altri abitanti del giardino e i vegetali posso essere scelti sia per le loro caratteristiche estetiche che per il ruolo ecologico.
Un modello lontano da quel verdeggiante e fiorito delle rappresentazioni estetiche tradizionali. A forte dinamica stagionale il cui aspetto si modifica fra periodo di fioritura e dormienza.
Le piante di gariga
Di cosa hanno bisogno queste piante che si sono evolute, adattandosi a condizioni difficili?
«Le piante di gariga mal tollerano le nome orticole di un giardino tradizionale. (…) Per accoglierle nel proprio giardino bisogna offrire loro delle condizioni particolari, che corrispondono a quelle che amano: suolo perfettamente drenato, il più povero possibile».
E così impariamo che «le lavande sono rigogliose sulle creste spazzate dal vento sui monti di Provenza, le scatoline si riseminano in mezzo alle fessure delle rocce nei calanchi di Marsiglia, i rosmarini colonizzano le scarpate rocciose del litorale di Corsica e i cisti, che hanno in inglese il nome evocativo di “rose di pietra”, decorano con i loro fiori di seta i suoli ciottolosi più poveri di tutto il Mediterraneo».
Comprendiamo presto che il giardino non è una pittura ma piuttosto una scultura.
Ci concentriamo sul fogliame e sulla diversità di consistenza e profumo. Giochiamo con il materiale sempreverde che ricopre il terreno tutto il tempo, a diverse altezze, dalle basse piante tappezzanti alle piante alte.
– –
Il Mediterraneo nel vostro giardino. Un’ispirazione per il futuro ? è così una riflessione su un modo di connettersi alla natura e agli esseri viventi, anche si vive in città.