QUI ED ORA_UN MARE DI PAROLE

Il balcone che propongo vuole essere un palcoscenico delle emozioni.
Partendo dalla considerazione che è davvero difficile esprimere sé stessi in libertà e senza pregiudizio, mi piacerebbe creare un luogo in cui non è necessario aspettare il momento (o il contesto) giusto per esprimere opinioni, sensazioni, considerazioni o semplicemente per parlare.
Portare all’esterno ciò che custodiamo all’interno (la casa, la nostra personalità) potrebbe essere la chiave per un mondo più empatico, più solidale. Non rispettando quel contesto orchestrato per mettere in scena un’illusione di libertà di espressione. Dunque, qualsiasi tema è importante, lo sarà certamente per un gruppo di persone. Io parto denunciando l’importanza del rispetto della nostra terra e denunciando l’incapacità dell’uomo di ringraziarla, di curarla piuttosto che sfruttarla, usarla e danneggiarla. Aggiungo anche la bellezza del dialogo, delle diverse opinioni e soprattutto dell’ascolto. Giornali, fibre di maglieria, manici di scope, doghe del letto (o tutti elementi/attrezzi) saranno i protagonisti strutturali, non verranno più nascosti, ma esposti. Infine, su sfondo, un lenzuolo sarà la bandiera di emozioni di chiunque abbia voglia di dire o esprimere sé stesso.
Spero possa essere un invito alla libertà, intesa in un rispetto reciproco.

ConcorsoBalconi per RomaAnno2024Autore/iSilvia Angelica Pascullie-mailsilviapasculli94@gmail.com

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