Coltivare le rose in vaso | Sabato 5 aprile 2025 ore 17.00 | Eugenio Taroni / Vivaio Taroni

Il dilemma di tanti giardinieri alle prime armi: come coltivare le rose in vaso?
Le rose si intrecciano nelle nostre vite in un modo che nessun altro fiore sa fare, ma in cambio ottengono la nostra perpetua devozione.

Botaniche, moderne, antiche, inglesi, Tea, miniatura: un vasto mondo da esplorare per imparare a prendersene cura.

Rose botaniche
La Storia delle rose comincia con le rose botaniche, cioè le rose selvatiche esistenti in natura ma quasi scomparse del tutto dai giardini italiani.

All’origine remota di tutte le cultivar, soppiantate poi da ibridi moderni, forse più spettacolari ma sicuramente meno profumate. Le specie «spontanee » hanno fiori costituiti da 5 petali. E i colori sono solitamente bianchi o rosa.

Ma esistono anche specie a fiore giallo o rosso che hanno avuto una grande importanza nella creazione delle rose ornamentali.
Sono meno rifiorenti o non lo sono affatto, ma hanno un profumo forte e persistente. E se fioriscono in anticipo, (già a marzo), durano fino a luglio. In autunno ancora bellissime, sono rivestite di bacche colorate e in alcune specie anche di foglie dalle tante sfumature.

Sono di più facile coltivazione, meno soggette a malattie e non esigono potature.
La loro grande varietà di caratteri ha permesso di creare molte varietà. Questo è avvenuto grazie all’ ibridazione incrociata, fatta dalla natura e dall’uomo nel corso dei secoli. Sono rose botaniche: la rosa canina, la moschata, gallica, pensilina, spinosissima.

Rose antiche
Le rose antiche sono state classificate e create fino al 1867. In quell’anno, fu creato il primo ibrido di Tea. Evento che segnò l’inizio delle rose moderne.

Tra le varietà di rose antiche più famose troviamo le Rose Bourbon, regine dei giardini dell’Ottocento, molto romantiche, amate e coltivate ancora oggi. Nate da un incrocio spontaneo tra una Rosa cinese e una Damascena d’Autunno, hanno stupende forme di corolle e buon profumo. Con portamento arbustivo e rampicante, sono rifiorenti.

Rose moderne
Secondo molti, con l’arrivo nella seconda metà dell’800 degli Ibridi di Tea, nasce l’era delle rose moderne.
Anche se il criterio storico non è chiaro, gli Ibridi di Tea sono le rose più ibridate al mondo.

Sono rose moderne, le rose Floribunda, Polyantha, Grandiflora, Miniatura, le Rose inglesi.

Ibridi di Tea
La prima rosa Ibrido di Tea comparve in Francia, tra il 1865 e il 1868. Battezzata “La France” fu il frutto quasi casuale di un incrocio e immessa sul mercato da Jean Baptiste Guillot, celebre vivaista di Lione.
Quasi dieci anni dopo, la British National Rose Society accettò finalmente la nuova stirpe di rose. E si decise di eleggere La France come capostipite.

Nei toni del rosso, rosa, bianco, giallo e arancio, sono arbusti a grandi fiori rifiorenti da maggio fini ai primi geli. E molto resistenti al freddo.

Rose Floribunda
Queste rose insieme agli Ibridi di Tea sono le più coltivate e amate nei giardini per alcune loro caratteristiche. Rifioritura, poche esigenze nella coltivazione, dimensioni modeste, capacità di formare macchie vivaci ove serva.

Forse la loro unica pecca, è la loro mancanza di profumo. Richiedono potature moderate a fine inverno, consueto apporto di nutrimento ed eventuali trattamenti antiparassitari.

Rose miniatura
Perfette per la coltivazione vaso su terrazzo e balconi, non chiedono potature né cure particolari. Annaffiature, concimazione, ripulitura, spuntatura a inizio primavera, trattamenti in caso di infestazioni.

Sono di dimensioni ridotte, sottili gli steli, minuscole le corolle, piccole le foglie. Nate nell’ 800 dal Rosa chinensis minima hanno ottenuto in anni recenti molto favore, per la facilità di cultura, la duttilità e la rifiorenza. Sono piuttosto sane, resistenti a malattie e freddo.

Rose inglesi
Negli anni ’50, un ibridatore inglese di nome David Austin ebbe molto successo. Creò una nuova classe di rose. Erano il risultato di un incrocio tra una rosa antica e una rosa moderna. L’obiettivo: unire le migliori qualità di entrambe.
Le Rose inglesi hanno splendide forme di corolla, profumi intensi e ogni possibile sfumatura di colore e lunghi e ripetuti periodi di fioritura.

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