Sound Foundation Garden: l'installazione site specific di Matteo Foschi

Cosa significa biofilia? Rendere casa e città più verdi? Oppure sentirsi natura e quindi consapevoli giardinieri dell’intero ecosistema?

Con Sound Foundation Garden, Matteo Foschi garden designer,  racconta la sua visione di biofilia, re-immaginando l’ambiente costruito non come entità separata dalla natura, ma come estensione di essa. E mette in scena, attraverso materiali edili e vegetazione, la relazione tra viventi e spazio urbano.

Il concept

Sound Foundation Garden è la celebrazione della forza e resilienza della natura, capace di trovare sostegni inaspettati su cui vivere e prosperare. Un’ode alla città, “la forma di aggregazione umana più bella e intelligente che l’uomo abbia mai costruito”, prendendo in prestito le parole di Mario Botta. E una riflessione su come l’essere umano abbia perso la sua innata dimestichezza con il mondo naturale, le sue radici e quel profondo senso di meraviglia per ciò che lo circonda.

L’installazione site specific segna l’entrata al Festival, il passaggio fra due luoghi, Città e Parco Pensile. È un attraversamento che propone l’esperienza di natura e ambiente costruito. Un inconsueto elemento urbano che dialoga con le cupole di Renzo Piano crea un nuovo luogo generatore di nuove relazioni, spazi, emozioni.

I materiali

Matteo Foschi lavora con tutto quel materiale da costruzione generalmente nascosto, affogato nel cemento, coperto dall’intonaco o parzialmente svelato nelle crude immagini di guerra o eventi catastrofici.

Ricorre a tondini, tubi, catene, legno e li rende protagonisti assoluti di una micro architettura temporanea.

Con un processo di destrutturazione del concetto di bello, carica le sue fondazioni di una significativa valenza estetica ed etica allo stesso tempo, regalando loro una nuova identità.

Integrate tra le piante, all’interno di aiuole, sono finalmente libere di apparire e suonare come strumenti lontani da ogni convenzione e scala musicale. Sfida le regole e le convenzioni per trasformare l’invisibile in visibile, lo strumento in struttura, lo spazio in esperienza.

La filosofia

Sound Foundation Garden esplora le connessioni tra la natura e il moderno ambiente umano, con attenzione particolare alle interazioni tra piante e persone nel contesto urbano.

Il visitatore è invitato ad esplorare in totale libertà, senza suggerimenti di interazione. Si può attraversare, stare, camminare, toccare, guardare, chiudere gli occhi, suonare, ascoltare.

La filosofia dietro al giardino è enfatizzare l’importanza dell’ambiente che ci circonda, stimolare la creazione di un dialogo molto personale con la natura per lasciar spazio alle sensazioni che questo genera.

La domanda principale è: siamo tutti biofilici? La risposta sta nel percorso.