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Città biofiliche
Incontri con crediti formativi in collaborazione con Ordine degli Architetti di Roma e provincia e
Associazione Italiana di Architetti Paesaggio AIAPP LAMS
L’OAR – Ordine degli Architetti di Roma PPC in collaborazione con l’Associazione Italiana Architettura del Paesaggio – Sezione LAMS Lazio, Abruzzo, Molise e Sardegna organizza, in occasione della XIV edizione Festival del Verde e del Paesaggio che si terrà presso l’Auditorium Parco della Musica dal 4 al 6 aprile 2025, una serie di eventi formativi aventi come focus il rapporto tra progetto e biofilia.
Il termine “biofilia” fu coniato per la prima volta nel 1964 dallo psicoanalista tedesco Erich Fromm, per descrivere “l’orientamento psicologico degli esseri umani di attrazione verso tutto ciò che è vivo e vitale” (Fromm, 1964).
Secondo Fromm la biofilia si realizza solo se le condizioni ambientali naturali e sociali favoriscono la crescita e lo sviluppo in modo naturale e spontaneo.
Tuttavia è solamente in tempi più recenti che la biofilia si sviluppa come un approccio innovativo per definire una “strategia o etica progettuale” finalizzata a ridefinire il rapporto uomo/natura: l’architettura biofilica o Biophilic Design “è una strategia o etica progettuale che tiene conto della spontanea tendenza degli esseri umani a sentirsi bene in mezzo alla Natura (…) Uno spazio progettato in modo da farci sentire protetti e a contatto con elementi naturali” (Oliver Heath).
Per realizzare ambienti e spazi urbani in grado di trasmettere benessere e sostenere il nostro sistema neurofisiologico e psicologico, quindi più “sani”, occorre pertanto favorire il rapporto dell’uomo con la Natura, attraverso pratiche progettuali finalizzate a migliorare l’ecosistema e che favoriscano, ad esempio, la biodiversità.
Nelle tre giornate si parlerà di Buone Tecniche e Buone Pratiche per mostrare un possibile percorso teorico e progettuale diverso, operato attraverso il capovolgimento e la negazione della visione antropocenica, operato mediante un approccio multidisciplinare e, al contempo, attraverso i “racconti” di esperienze e interventi puntuali a sostegno di specie vegetali, animali e microbiche: l’ambiente nel suo insieme.
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