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La 14ma edizione del Festival all'Auditorium di Roma
Come vivremo?
Quali tematiche – ecologiche, sociali e ambientali – caratterizzeranno la nostra era open air?
Basta guardarsi intorno per averne la conferma: è di nuovo « verdemania ».
Colore del mondo che verrà (si spera), simbolo di appartenenza e resistenza, il verde ispira anche la 14 edizione del Festival che abbraccia la tendenza e la trasforma in manifesto, giocando con il concetto di biofilia. Desiderio autentico di riscoprire quell’arcaico rapporto che nel corso dell’evoluzione, ha legato tanto profondamente la nostra specie al mondo naturale.
La XIV edizione
In una lunga passeggiata sul Parco Pensile dell’Auditorium, prende forma questo « amore per il vivente ».
Nelle piante rare e particolari, « pezzi unici » frutto di una costante e appassionata ricerca botanica. Nei workshop di giardinaggio dedicati al pubblico più giovane che esplora questa arte antica e indulgente, flirtando con la tradizione e osando riscriverne le regole.
Negli arredi e accessori per spazi esterni versatili e confortevoli, sempre più simbolo di un’open air power 4 stagioni. Nelle lezioni di stile che reinterpretano giardini, balconi e terrazzi, confini debolissimi tra esterno e interno, in mille declinazioni di colori, luci, tessuti e materiali.
Nel poetico inventario botanico di « piante dispettose», una Wunderkammer di affascinanti vegetali diabolici e maliziosi che hanno trovato modi efficaci per infastidirci, difendersi, stalkerizzarci, provocarci allergie, dipendenze o conseguenze talvolta letali. Un elogio al mondo naturale che non smette mai di sorprenderci.
Negli incontri di Slowplants, briosa combinazione di consigli orticoli, botanici e gastronomici, per esperti o outsider del giardinaggio, molto utili per imparare a coltivare, prendersi cura dell’ecosistema, cucinare con piante e fiori, sperimentare senza paura.
Nelle esperienze di connessione con la natura, rigeneratrici per corpo e mente, come ormai scientificamente provato.
Nella caccia agli gnomi di giardino che spuntano tra gli alberi del Parco Pensile, regalando un po’ di fanciullezza dal gusto vintage che accende ancora la fantasia di grandi e bambini. Nei talk sulla progettazione biofilica che porta la natura nelle nostre vite, rendendo più sane città e case.
Il messaggio
Passo dopo passo, le suggestioni mediterranee del vivere fuori, si compongono in un immaginario verde che vede protagonisti il giardino nelle sue tante sfumature. Oasi moderna nelle città più trafficate, luogo di piacere e rigenerazione dove ritrovare se stessi e il mondo naturale (stagioni, clima, piante, creature in contro a noi), spazio all’avanguardia in cui sperimentare un futuro più sostenibile.
E il giardinaggio quale antidoto alla nostra vita sempre più sedentaria e digitale, desiderio di emozioni autentiche. Atto di cura verso noi stessi e il pianeta e ora sempre di più, ribellione alla formalità di un codice che poco prevede un approccio avventuroso dove il fallimento si trasforma in trampolino rilancio per il successo.
Il messaggio? Riappropriarsi del rapporto con la natura seguendo un percorso personale e quotidiano, capace di allenare, stimolare, educare quella predisposizione genetica che ha garantito la sopravvivenza della nostra specie, biofilia, ad imparare dal mondo naturale e prosperare insieme su questo pianeta.
Via libera a camminate nei parchi, boschi e al mare, a visite agli Orti Botanici, bagni nella foresta, meditazioni all’aria aperta, giardinaggio, raccolta di erbe, radici, fiori spontanei commestibili. A depavimentazione, riforestazione e vegetalizzazione delle città, a spazi esterni quali piccole riserve di biodiversità.
Il Festival del Verde e del Paesaggio in questa nuova edizione esplora il concetto di biofilia per catturarne l’essenza rivoluzionaria e caricare del giusto significato quella ricerca di verde, magnifica ossessione dei nostri tempi. Perché qui non si tratta di cambiare colore ma divenire custodi e giardinieri dell’intero ecosistema.