Noi crediamo che tra le cose più belle della vita ci siano il cibo naturale e la natura selvatica.
Può capitare che questi due doni preziosi non si incontrino mai oppure che si trovino inaspettatamente insieme, quando un giorno raccogli per caso, in campagna o nel bosco, erbe spontanee e fiori. E fai senza saperlo, foraging.
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Una piccola introduzione
Il foraging è un’attitudine che appartiene da sempre al genere umano e animale.
Fino a poche decine di anni fa era una pratica comune a molti ed era anche sostenuta da una vera e propria scienza, l’alimurgia (termine coniato nel lontano 1767 dal medico e naturalista Giovanni Targioni Tozzetti), che studiava la possibilità di cibarsi di alimenti selvatici in periodi di carestia o povertà.
Il termine foraging oggi sta a indicare l’attività di raccogliere vegetali (o parte di essi), molluschi di acqua o terra e insetti adatti al nutrimento umano nei territori incontaminati dei diversi ambienti naturali.
Esiste ancora infatti e vive tutto intorno a noi una grande varietà di cibo selvatico, che possiamo imparare a raccogliere e utilizzare: la natura ci offre, “sui suoi generosi banchi”, erbe fresche, frutti autunnali e del sottobosco, radici, funghi, licheni, alghe, cortecce interne, linfa, semi, molluschi e molto altro ancora.
Valeria Margherita Mosca “Imparare l’arte del foraging: Conoscere, raccogliere, consumare il cibo selvatico”.
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A questo punto, puoi scegliere come leggere questo post. Chiaramente tutto dipende dalla tua attitudine e pensiero.
Se ti senti pronto a scoprire le meraviglie della natura selvatica e diventare un raccoglitore urbano (sarai impressionato da quanto la natura offre anche in città), segui la → e vai al paragrafo 2: corso di foraging.
Se invece non sei ancora convinto o hai bisogno di qualche stimolo in più, segui la ⇒ e salta al paragrafo 3: i benefici del foraging
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→ 2. Corso di foraging
Sei arrivato fin qui e vuoi sperimentare quella che Thoreau definisce “l’indescrivibile innocenza e beneficenza della Natura”. Esplora il nostro corso: foraging. la biodiversità in cucina.
Perché fare un corso di foraging
Il foraging è la tendenza alimentare del futuro. Una tradizione ancestrale riscoperta dagli chef di tutto il mondo che impiegano nelle loro cucine, ingredienti spontanei e selvatici. Così la ricerca di vegetali spontanei, spesso antichi e dimenticati, diventa un modo affascinante di portare sulla tavola la biodiversità alimentare. Quindi la risposta alla nostra domanda è: perché è il foraging si sta trasformando sempre di più in un bisogno (e avrai molto da fare).
Cosa succede in questo corso?
Impari a riconoscere le piante spontanee che crescono in città e ad utilizzarle in cucina. Ma impari anche ad immergerti nella natura, imparando a rispettare e a conoscere l’ambiente e i suoi ecosistemi.
È un corso teorico o pratico ?
Entrambi. Ci sarà una lezione sull’etnobotanica e le piante commestibili. Le specie alimurgiche e il loro interesse nelle preparazioni gastronomiche tradizionali, ma anche nella cucina più creativa. Ci saranno due passeggiate con riconoscimento sul campo. La prima all’ Orto Botanico e la seconda nella Valle della Caffarella, Parco dell’Appia Antica
Ma ci sono tanti libri sul foraging …
Vero, esistono molti libri e guide per avvicinarsi alle erbe spontanee, utili e interessanti. Ma per saper riconoscere con sicurezza (e una certa dose di tranquillità) la vegetazione selvatica, serve qualcosa in più: la pratica guidata da un esperto (e il nostro è un grande esperto).
A cosa serve in estrema sintesi?
Ad imparare i trucchi per riconoscere e prendere confidenza con le erbe spontanee “romane” con le quali iniziare a creare una piccola e preziosa “dispensa” stagionale.
Chi insegna?
Giovanni Salerno, un giovane botanico, laureato in Scienze Naturali all’Università di Roma “La Sapienza” che svolge attività di consulenza, didattica e ricerca, presso università, enti pubblici e società private, in floristica, entità di interesse biogeografico e conservazionistico, analisi fitosociologica della vegetazione, agrobiodiversità e studio del Patrimonio Etnobotanico italiano, in particolare sul riconoscimento e la valorizzazione delle piante spontanee di interesse medicinale ed alimentare.
Dove si svolge? Quanto costa?
All’Orto Botanico di Roma (Largo Cristina di Svezia 23 A), perchè tutti i corsi della nostra Scuola del Verde sono pensati e organizzati con la preziosa collaborazione del Museo Orto Botanico, Dipartimento di Biologia Ambientale dell’ Università La Sapienza di Roma. Il costo del corso è di € 200.
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⇒ 3. Benefici del foraging
Quando parliamo di foraging parliamo della nostra storia e del nostro futuro: il bisogno umano di un rapporto profondo e autentico con la natura e di un’alimentazione più sana.
Bene, ti abbiamo detto tutto.
Speriamo di essere stati utili ma soprattutto di averti stimolato a guardare il paesaggio della tua città – parchi, giardini, spazi verdi – in modo nuovo.
FVP.