Nuovo appuntamento ai workshop creativi della 12 edizione del Festival.
5 laboratori – tenuti insieme dal filo verde del giardinocasa – per rispondere alla domanda come è fatta una casa felice? E imparare a creare spazi domestici che promuovano l’equilibrio tra benessere fisico, emotivo, cognitivo e spirituale rigenerando l’ambiente naturale.
A contatto con la natura si sta bene e la casa si tinge di verde.
Coltivare un personale giardino segreto, la parola d’ordine per il nuovo abitare.
Altro elemento chiave di ogni laboratorio è la fusione di dentro e fuori. Gli elementi outdoor impattano sugli spazi indoor sia in termini di colori che di materiali e gli interni sono fonte di ispirazione per l’outdoor con elementi decorativi come tende leggere o accoglienti angoli di conversazione per vivere gli spazi esterni tutto l’anno.
I fiori di carta
Leggeri come il vento e colorati come un prato fiorito, arrivano i fiori di carta. Estrosi, vintage, moderni, audaci, romantici, materici e flessibili, si insinuano nelle case e tra le mani di giovani spose, liberando tutto il loro flower power.
Nati in Cina con l’invenzione della carta, hanno viaggiato lungo la Via della Seta, prima raggiungendo paesi vicini come il Vietnam – dove i fiori di loto di carta decorano ancora oggi gli altari sacri – poi l’India e infine l’Europa nell’ XI secolo.
Nell’Inghilterra vittoriana era consuetudine tra le donne della middle class, creare fiori di carta, smontando con cura un fiore vero, tracciando ogni elemento su carta e utilizzandolo poi come elemento.
La contagiosa passione per il verde ha portato in questi ultimi anni alla riscoperta dei fiori in carta che si sono trasformati subito nei protagonisti di spazi domestici ma anche di installazioni artistiche e sfilate di moda.
Oggi abbracciano colori e forme di tendenza, esplorano territori più poetici e fantasiosi, personalizzano stampe e bouquet secondo stili ben definiti.
Come si crea un bouquet di fiori di carta? Scopritelo nel workshop di Fabrizia Peris.
→ Fabrizia Peris
Paper florist, racconta petalo dopo petalo, con forbici e colla, come realizzare fiori di carta che fondano artigianalità e design.
La tua casa vegetale!
In un momento in cui il green power conquista tessuti, materiali e decori, le piante conquistano gli interni, creando affascinanti paesaggi domestici ispirati alla biofilia, perchè siamo tutti istintivamente e innegabilmente attratti da ciò che è vivo.
Piante, pareti verdi e atmosfere quasi tropicali si impongono nelle nostre case e appartamenti, seducendo gli abitanti di città, soprattutto quelli privi di spazi esterni, con la loro freschezza e allegria.
Case rifugio, bozzoli verdi in cui esplorare la connessione con la natura, liberare fantasia e creatività, imparare quella filosofia della cura, essenziale per dare senso al tempo che ci è dato per abitare il mondo, come afferma Luigina Mortari.
Ti piacerebbe sapere quali sono le piante più adatte alla tua casa?
Come renderla un giardino anche se non lo hai? E non si tratta solo di vegetarla. Quali colori, materiali, tessuti, vasi si abbinano alle tropicali che abbiamo scelto insieme?
Il workshop di Sonia Santella, garden designer, aiuterà plant lovers convinti e pollici verdi indecisi, a trovare il bandolo della matassa, avere nuove idee per portare la natura in casa, accorgimenti di convivenza felice con pochi semplici gesti.
→ Sonia Santella
Garden designer, plant stylist, founder dello studio Green&Gray, scrive per il web magazine Living del Corriere della Sera. Insegna progettazione a Milano, ama la fotografia ed ha al suo attivo diversi libri dedicati ai giardini, l’ultimo è Lo stile verde in casa tua (Palombi Editori).
Come fare un acchiappasogni con i fiori
Il desiderio di un profondo legame con la natura ci porta a scegliere rituali e ricette per un colloquio più intimo con il mondo naturale.
Relazionarsi con la saggezza delle piante, con i fiori, le stagioni, la luna, è segno del nostro bisogno di radicarci e del fascino che culture primordiali ancora ricche di credenze, miti, abitudini e tradizioni, esercitano su di noi.
L’acchiappasogni rientra tra queste.
L’etnografa Francis Densmore che per anni ha dedicato la sua vita a lavorare con molte tribù di nativi americani, racconta come sui telai delle culle dei bambini venissero appese delle “ragnatele” con un buco al centro per proteggere i piccoli da brutti sogni o da pericoli che aleggiavano nell’aria durante la notte e lascia passare solo quelli più belli.
Nel tempo, si utilizzarono cerchi di salice intrecciati a mano e si sostituì alla tela di ragno, una rete di fibra di ortica prima, un filo sottile poi, solitamente tinto di rosso.
Poetici e decorativi, gli acchiappasogni oggi trovano il loro posto nelle stanze dei bambini così come in quelle dei genitori.
Possono essere fatti di perline, piume, nastri o fiori. E saranno proprio dei colorati e floreali acchiappasogni, i protagonisti di questo workshop con Jessica Currelli di Twice Atelier.
Unica avvertenza: poneteli davanti a una finestra, cosi incubi e brutti sogni svaniranno alle prime luci del giorno.
→ Jessica Curelli di Twice Atelier
Flower designer laureata in Industrial Design alla facoltà di Architettura La Sapienza di Roma, responsabile visual e floral – che trova “affascinante suscitare stupore nell’ interlocutore, creare un’esperienza sensoriale, allestire ambienti che diventano piacevoli sensazioni nei ricordi.”
Abitare il proprio colore
Quali colori scegliere per la casa?
Lo sapevi che passiamo circa il 90% del tempo all’interno delle nostre case?
E che il modo in cui sono progettate incide sul nostro umore e influisce sui nostri comportamenti?
Il design oltre ad essere una questione visiva, è un processo creativo che mette in gioco molte componenti, tra cui il nostro subconscio.
Ricordi, aspirazioni, sogni. Come possiamo valorizzare il lato emotivo delle cose? In che modo percepiamo i colori? Come comunicano con noi?
Questo workshop è incentrato sulla conoscenza del colore e sul suo uso nelle nostre case.
Durante l’incontro parleremo di psicologia del colore e di abbinamenti cromatici.
Verranno fornite indicazioni pratiche sulla costruzione della propria palette, con l’idea di mettere in gioco la creatività, di scegliere il colore partendo dalla persona.
→ Elisa Janani
Architetto specializzata in interior design. Organizzatrice di eventi culturali, dal 2013 fa parte del team di Open House Roma, festival annuale di architettura e design.
L’ Erbario di felci: acquerello botanico
La felce fa parte del nostro paesaggio antico, risale a più di 300 milioni di anni fa, e precede persino l’avvento dei dinosauri, al periodo Carbonifero. La sua riproduzione è stata per secoli un mistero – niente fiori o baccelli – ispirando credenze di forze magiche.
Si diceva, ad esempio, che chiunque possedesse “semi invisibili di felce” – perchè fino al medioevo nessuno aveva visto i semi di felce – sarebbe diventato invisibile. Si diceva anche che scagliando i semi contro il sole con una freccia in un giorno di mezza estate, sarebbero cadute tre gocce di sangue e chiunque avesse raccolto le gocce avrebbe “acquisito conoscenza di tutte le cose” e avrebbe tenuto a bada il diavolo.
Le felci, pteridofite, con le loro armoniose foglie dalle strane forme e di un verde intenso, sono le protagoniste del workshop di acquerello botanico.
Un’ occasione per avvicinarsi a questo mondo fantastico che conta più di 11.000 specie e imparare a conoscere quelle più comuni nelle nostre zone. In particolare le felci che abitano il Parco Chigi di Ariccia, luogo straordinario e ricco di biodiversità, dove si svolge la storia raccontata nel libro “Un posto obliquo” scritto da Federica Iacobelli e illustrato da Gioia Marchegiani, pubblicato da Start edizioni.
“Un posto obliquo” è il frutto di una residenza artistica organizzata dall’ associazione culturale Start, associazione culturale per l’arte contemporanea, che ha invitato le due autrici — Federica Iacobelli, scrittrice di letteratura per ragazze e ragazzi oltre che autrice per il teatro, il cinema e la tv, e Gioia Marchegiani, illustratrice, pittrice e autrice — a immergersi per qualche giorno dentro al grande protagonista del libro, il Parco Chigi di Ariccia.
→ Gioia Marchegiani
Illustratrice, pittrice e autrice
Acquista il biglietto on-line scontato in early booking fino al 15 marzo!
In quale comune siete? Non risulta da nessuna parte
Buongiorno, siamo a Roma