Quante volte ci siamo detti che dovremmo ispirarci ai bambini per ritrovarci in un mondo più bello, giusto e coloratissimo? Questa volta siamo passati ai fatti e abbiamo provato a immaginare la stanza di Spazio Giallo al Festival del Verde e del Paesaggio con gli occhi dei più piccoli.
Anno2023Autore/iSpazio Giallo
Quando il gioco è finito e non è andata come avrebbero voluto, i bambini non dicono mai “e adesso facciamo come dico io!”: dicono: “Facciamo che ero”. È il loro modo, sognante e gentile, di riavvolgere il nastro e di riprovarci, sperando che stavolta vada bene. Perché niente, per un bambino, è più sacro di un gioco. Facciamo che ero è, per Spazio Giallo, il modo di riavvolgere il nastro con la fantasia e la sensibilità di un bimbo, l’invito a costruire un mondo più bello, gentile e coloratissimo, dove il cielo si scambia di posto col mare e le regole dei più grandi finiscono a gambe all’aria. È il nostro modo di rimettere al centro la natura come farebbe un bambino e come predicava, del resto, il grande William Morris, l’altra figura a cui ci siamo ispirati per questa nuova avventura insieme agli amici di Cieloterradesign. Facciamo che ero è un percorso libero e ironico, che contamina gli spazi del Festival portando il verde in un interno dove sognare concretamente, che poi è un altro modo, forse il più bello, di rimettersi… in gioco!
L’allestimento: natura al centro che si fa design
Facciamo che ero è il concept e l’allestimento ideato e sviluppato da Spazio Giallo per il dodicesimo Festival del Verde e del Paesaggio di Roma. Negli spazi indoor dell’Auditorium Parco della Musica, Spazio Giallo ricrea un interno dove la natura è rovesciata in maniera giocosa e immaginifica: si cammina sulle nuvole e, quando si alza lo sguardo, si vede il mare. L’allestimento è ispirato alla lezione del grande William Morris, il designer all’origine del movimento Arts&Crafts, teorico di una creatività che rispetta la natura: “Di sicuro non esiste un miglio quadrato della superficie abitabile della Terra che non sia bello a suo modo, se solo noi uomini ci asterremo dal distruggere deliberatamente quella bellezza”, scriveva Morris.
L’allestimento è realizzato con le opere:
ccontinua + mamt
Nasce dalla collaborazione del duo Chiara Caselli, ceramista, e Francesco Carrasso, artista e tatuatore.
Entrambi sviluppano progetti in campi diversi come la pittura, la ceramica e il tessile.
Le loro creazioni nascono da una combinazione tra un immaginario primitivo e folcloristico che si mescola al contemporaneo con attenzione alla tradizione.
Il lavoro di CCONTINUA+MAMT si aggiudica il riconoscimento di EDIT NAPOLI 2022, la rassegna dedicata al design editoriale e d’autore.
Carlabdesign
Designer Italiana con studi e preparazione a Londra dove si è laureata nell’ambito dell’interior design. DNA internazionale a cui ha aggiunto le arti e le ispirazioni del made in Italy. Il suo percorso professionale si caratterizza per numerose ristrutturazioni d’interni e progettazione di arredi custom made. La passione per lo studio e la lavorazione dei materiali in aggiunta alle sue capacità artigianali le permette di realizzare sempre nuove forme progettuali.
Stamuli AB
Stamuli AB è uno studio fondato a Stoccolma da Emanuele Stamuli (di Sarzana), a cui si è aggiunta poi la sorella Francesca. Con un team di tecnici e progettisti lavora principalmente su interior e product design, con un forte legame con il mondo della moda. Ganni, Alexander Wang, By Malene Birger, tra le varie sono le maison per cui lo studio firma showroom in giro per il mondo, a cui si aggiungono alcuni interior residenziali e una serie di arredi minimalistima pop. La passione per il colore e per i materiali a basso impatto ambientale sono le due linee guida dell’approccio di Stamuli al disegno. Il futuro è ricco di impegni, lo studio sta infatti lavorando, tra le varie cose, a una villa sul mare a Rayol in Costa Azzurra, al primo e unico store di Magda Butrym a Varsavia, al flagship di Dion Lee a Melbourne e a flagship per Tiger Of Sweden a Copenaghen e a Monaco di Baviera.