Leggi con attenzione
– I bambini fino a 5 anni entrano gratuitamente
– Il biglietto on-line comprende sia l’entrata all’Orto Botanico che all’evento «Bambini Botanici»
– Diversamente abili (con tesserino sanitario) e accompagnatore entrano gratuitamente.
– Ti rimborseremo il biglietto solo se, per cause di forza maggiore, saremo costretti ad annullare il nostro appuntamento.
– Eventi e laboratori per bambini si prenotano all’info point all’interno della manifestazione
– Siamo all’Orto Botanico e quindi all’aperto. Se dovesse piovere noi saremo comunque lì ad aspettarti …non lasciarti intimorire.
– L’Orto Botanico è un meraviglioso museo a cielo aperto. Al suo interno è contenuta una preziosa collezione di opere d’arte viventi antiche e moderne e per questo purtroppo i cani non possono entrare.
Complimenti Annabella, uno spazio davvero bello ed un modo nuovo e realmente locale di affrontare il mercato dei fiori recisi.
Bellissimo giardino, bellissima naturalezza nelle tue composizioni! Grazie mille
Grazie mille, a voi tutti!
Nel periodo in cui ho girato il video, nel mio orto, non c’erano molti fiori, così, ho approfittato anche di quelli del giardino!
L’orto fiorito, era nel tempo di attesa, che sta tra la fine delle fioriture primaverili, in prevalenza di geofite, e delle fioriture delle erbacee.
Insieme ad una distesa di Galantus nivalis, presenti sia nell’orto che nel giardino, la prima a fiorire dopo l’Inverno è la Pulmonaria officinalis,
che appartiene alla famiglia delle Boraginaceae, le mie preferite.
Seguono poi i narcisi, le giunchiglie, i muscari, i tulipani e tanti altri.
In questo momento è un’esplosione di fiori, di tanti colori e delle più svariate varietà. Uno spettacolo.
E mentre sono li, che ci do sotto di lavoro, di diserbo manuale, di rastrellamento e di annaffiature, mi appaiono nuovi fiori, che avevo anche dimenticato di aver portato li!
A Maggio del 2018, ho cominciato la piantumazione, per il mio progetto “Fiori a km0”, con tutto quello che avevo collezionato negli anni sul mio terrazzo, e con i semi, le talee e le piante, prese ovunque e dovunque.. ai festival, alle mostre florovivaistiche, nei giardini, negli orti o nei parchi che ho visitato.
Così come, direttamente dalla natura.
Durante il lock down, sono stata 40 giorni, senza vedere il mio orto, e quando ho potuto rimettere piede tra le mie erbe, è stato emozionante..
c’era tanto verde e poco colore anzi quasi nulla .. pochi anemoni, qualche spruzzo di azzurro dei muscari, il resto era già tutto sfiorito.
Adesso spiccano due selvatiche a cui sono molto affezionata, le ho portate li dai pressi del lago di Bolsena, e trapiantate ai piedi del monte Cimino.
Sono un’Anchusa azurea e una Consolida maggiore, che sono cresciute, in un modo esponenziale.
Due amiche mie, e tra loro parenti strette, tanto strette: uno perché appartengono alla stessa famiglia, e due perché le ho piantate talmente vicine,
che l’anchusa non la vedevo più .e .tra quelle foglie oblunghe, che sono di una forma quasi uguale tra le due specie, la consolida che è diventata enorme e l’azzurro dei fiori dell’anchusa, ancora non c’era, lei era sparita. Un colpo al cuore ho avuto che non la vedevo.
Ho dovuto recidere dei rami alla consolida, per tirarla fuori!
Ecco, questo per me è coltivare selvatico.
Dare alla natura l’opportunità di invadere, quanto vuole.
Ma nel paesaggio ristretto di un orto e di un giardino, con dei confini decisi,
dove convivono in tante, ci vogliono per forza delle regole,
e quindi, le lascio libere di disseminarsi,
le lascio libere di fare da sole,
ma fino ad un certo punto di verde.
Annabella