Oltre 14.000 le presenze alla 12 edizione del Festival del Verde del Paesaggio che con un + 20% rispetto al 2022 conferma il successo del cambio di data e del rinnovato concept dell’ innovativa manifestazione espositiva-culturale che trova nella interpretazione della casa felice la guida per gli anni a venire.
Il Festival si è dimostrato pronto ad immaginare il futuro dell’abitare, indagare la complessa relazione tra uomo e natura, dentro e fuori, casa, giardino e spazi verdi urbani, promuovendo una riflessione le cui implicazioni etiche sono da sempre centrali nella sua ricerca.
«Da questa edizione – dichiara Gaia Zadra, ideatrice e direttrice del Festival – abbiamo compreso che proprio in una città come Roma, un Festival con 12 edizioni alle spalle deve aver il coraggio di cambiare forma se vuole continuare a leggere la contemporaneità e anticipare ciò che verrà».
Un festival innovativo
Negli anni il Festival ha saputo vedere e interpretare i temi di una città contemporanea, cogliere le molteplici idee di natura e della sua rappresentazione nella quotidianità.
Solo per citarne alcuni:
La sperimentazione sull’effimero con le installazioni artistiche della sezione Follie d’Autore curata da Franco Zagari
I talks con i grandi maestri del paesaggio e le voci più significative del panorama culturale italiano ed internazionale
Avventure Creative e Balconi per Roma, i concorsi di progettazione di giardini e balconi
La riflessione sul concetto di foresta urbana iniziata già nel 2010 con Follie d’Autore, proseguita 2017 con l’imponente installazione “Bosco urbano” nella cavea dell’ Auditorium Parco della Musica e poi ripresa in “Airship 03” installazione climatico-paesaggistica firmata dal collettivo breathe.earth.collective
La Scuola del Verde in collaborazione con il Museo Orto Botanico di Roma pensata per insegnare un nuovo modo di relazionarsi con le piante e il giardinaggio
Il giardino-casa dell’ultima edizione, esplorazione di un abitare in spazi che accolgono la natura per dare vita ad una soluzione osmotica tra interno e esterno.
Cosa abbiamo imparato al Festival
«Abbiamo posto al centro del Festival – spiega Gaia Zadra – biofilia, ecologia, sostenibilità, paesaggio e rapporto tra natura e uomo.
Sarà proprio la Natura simbiotica, ibrida e creativa, a ridefinire il nostro modo di pensare, vivere, percepirci viventi in una relazione multispecie all’interno del nostro habitat quotidiano: la casa e la città».
Il Festival ci ha insegnato che:
- La casa felice è un giardino perché si abita fuori-dentro, in armonia con la natura e gli altri viventi, in cerca di quelle arcaiche radici che per milioni di anni sono cresciute non nel cemento ma tra vaste praterie, cieli azzurri e orizzonti aperti.
- Abitare dà forma alla nostra identità perché l’ambiente che ci circonda, ci rende quello che siamo. Le case sono spazi dinamici che si plasmano sui cambiamenti delle nostre vite, desideri, bisogni, consapevolezze. In fondo aveva ragione Le Corbusier: «La casa dovrebbe essere lo scrigno del tesoro del vivere».
- Creare spazi esterni è regalare alle nostre abitazioni la bella stagione tutto l’anno, stanze a cielo aperto capaci di accoglierci, confortarci, divertirci.
- Le tante proposte delle aziende dell’outdoor sono i nuovi oggetti del desiderio.
- Fare giardinaggio oggi significa fare una piccola rivoluzione, dare il proprio contributo attraverso l’utilizzo di prodotti naturali, la scelta di piante resistenti, allevate e curate con una coltivazione sostenibile
- Le piante sono esseri viventi che abitano i nostri spazi domestici
- È necessario avvicinare i bambini alla natura se vogliamo che se ne prendano cura
- Per case felici servono città felici, verdi, resilienti, biodiverse e circolari
Il Festival 2024
«La casa felice – aggiunge Gaia Zadra – sarà il filo che guiderà i prossimi Festival. Continueremo a raccontare alle persone come
- creare spazi verdi
- fare giardinaggio naturale
- trasformare balconi, giardini e terrazzi in salotti a cielo aperto
- sosteniere il vivaismo sostenibile
- ispirare i bambini con progetti di educazione ambientale e connessione con la natura
- dare significato al nostro abitare, impegnandoci a fare la differenza».
L’appuntamento, quindi, è al prossimo anno, quando il Festival del Verde e del Paesaggio andrà in scena dal 5 al 7 aprile 2024.