I Millennial sono forse la prima generazione che fa della biofilia uno stile di vita.

Idealisti, attivisti, spirituali, con un’anima romantica e dark quanto basta, sostengono la circolarità delle idee e dell’economia, combattono le disuguaglianze, trasformano le case in giungle urbane, credono che le cose si possano (e si devono) cambiare e che vada fatto ora.

Sanno che la gentilezza è una forza, il pianeta è uno e la Natura è la cura per il nostro futuro.

Che siano stati ispirati dal vecchio Ippocrate che nel IV secolo sosteneva la fondamentale importanza della natura per la salute umana e la cura delle malattie? Già allora, le cliniche avevano al loro interno bellissimi giardini per curare i pazienti e i medici prescrivevano esperienze nella natura quale terapia necessaria per una veloce guarigione.

Ed è per questo che noi della GenX, abitanti disillusi di una faticosa Terra di Mezzo, abbiamo bisogno di loro.

Noi, che siamo stati i primi a

  • ascoltare musica vagando per la città (10 canzoni tutte di fila!) con il walkman
  • indossare i dr Martens e le righe di Benetton per dimostrare l’impegno contro Aids e disuguaglianze
  • fagocitare serie tv (Twin Peaks una per tutte), ad avere una segreteria telefonica (certo sul telefono fisso ma con il controllo da remoto)
  • soffrire di depressione e ansia per la situazione ambientale e politica (siamo i figli del Watergate, di Chenrnobyl, dell’Alluvione Valtellina)

oggi dobbiamo imparare dai nostri figli cosa e come fare per ricostruire il rapporto con ciò che in fondo siamo. Natura.

Ce la faremo? Non lo sappiamo, ma possiamo provare.

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Consigli verdi dai Millennial alla Gen x

Iniziamo con qualcosa di semplice ..

1. Guardare fuori dalla finestra

Secondo Ben Page, California Association of Nature and Forest Therapy, la casa è il luogo ideale per fare le prime esperienze di natura. E’ sufficiente aprire e guardare fuori dalla finestra per assumere una buona dose giornaliera di natura.

La luce del sole attiva il meccanismo analgesico e aumenta il rilascio di serotonina, l’ ormone della felicità.
Quando guardiamo le stelle, un’alba o il tramonto, quando seguiamo le nuvole o ascoltiamo il canto degli uccelli, subiamo la fascinazione della Natura, una particolare forma di attenzione che distraendoci dal dolore, ci rigenera.

 

2. Circondarsi di piante

Secondo uno studio, avere piante ornamentali in casa migliora il benessere psichico e fisico con immediati effetti rilassanti, pulisce l’aria inquinata delle nostre abitazioni.
Ricordiamo di:
– posizionare le piante sul tavolo per osservarle meglio e più da vicino
– raggrupparle a seconda di forma e grandezza per creare una giungla personale
– optare, in caso di mancanza di spazio, per piccole piante sistemate in un terrario o  appese
– portare qualche pianta anche sulla postazione di lavoro, perché migliorerà la produttività e la concentrazione

 

3. Usare olii essenziali

Questo è uno dei metodi più semplici ed efficaci per portare a casa i benefici delle foreste.
Potremmo versarne qualche goccia in un diffusore per profumare la casa; miscelarne una piccola quantità con dell’acqua in un erogatore spray da spruzzare in aria, sui tappeti e sulla biancheria; aggiungerne qualche goccia all’acqua del bagno o alla lavatrice per profumare la biancheria.

 

4. Fare forest bathing virtuale

L’associazione Forest Bathing International organizza passeggiate virtuali guidate nei boschi di diversi paesi del mondo, in modo che i partecipanti possano esplorare questi luoghi da soli o in compagnia della guida.

La direttrice esecutiva Pamela Wirth ritiene che queste passeggiate allevino quella sensazione di sentirsi ingabbiati e rinchiusi, consentendo ai partecipanti di condividere esperienze e “visitare” nuovi luoghi.

 

 5. Guardare film o documentari, leggere libri, scarichiamo app

Secondo uno studio realizzato nel 2017 della Berkeley Unversity e pubblicato dalla BBC, guardare i programmi sulla natura ci rende più felici riducendo i sentimenti di stress e ansia.

L’importante è, come afferma il regista naturalista Nitin Das fondatore del progetto Healing Forest e di un canale you tube con 1.3 milioni di follower, trovare la tecnica più adatta per ciascuno.

 

6. Passeggiare all’aria aperta

Shirley Gelosa, cofondatrice della California Association of Nature and Forest Therapy, consiglia di passeggiare con la luce del mattino, fondamentale per ristabilire il ritmo circadiano e garantire un riposante sonno notturno.
I disturbi del sonno sono un grave effetto collaterale della crisi COVID-19 e i disturbi del sonno sono collegati a un deterioramento della salute mentale e fisica”.

 

7. Camminare nel bosco

Se fosse possibile, una camminata tra i boschi rappresenterebbe un vero toccasana per l’organismo.

L’importante è allontanarsi dagli altri e dai sentieri battuti perché solo in questa situazione – secondo Stefan Batorijs, fondatore di Nature & Therapy UK – sarà possibile evocare la nostra parte selvatica, quella più astuta e capace di trovare la strada giusta per sopravvivere.

“Quando si va in un posto familiare si innesca un meccanismo calmante e rasserenante simile all’endorfina”.

In un momento come questo, in cui si riattivano potenti più che mai i timori e dubbi sul futuro, quello che dobbiamo fare è cercare un senso di sicurezza personale sperimentando una rifocalizzazione e una riscoperta di alcuni aspetti della propria identità.

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Ci siamo. Una sola domanda: funzionerà?

Funzionerà solo se finalmente ci lasceremo guidare da quel sesto senso che tutti abbiamo sin dalla nascita e che aspetta solo di essere messo alla prova.

FVP.