Quando si tratta di comprendere gli effetti curativi di una vita lenta e rilassata e di sperimentare l’arte del creare intimità, possiamo fidarci dei danesi che con il loro hygge sono maestri, chiedere aiuto al Lagom degli svedesi, volare in Giappone per scoprire l’Ikigai e come mettersi in gioco per trovare la ragione d’essere oppure chiedere consiglio ai nostri vicini austriaci.
E sì, perché tra quelle montagne pare sia nascosta la pietra filosofale dotata del magico potere di donare a chi la possiede il GEMUTLICHKEIT, ovvero quello stato d’animo sereno e positivo che permette di vivere in pace con sé e con gli altri.
GEMUTLICHKEIT è quel qualcosa molto soggettivo e intimo che si aggiunge ai nostri bisogni speciali, mai uguale e sempre diverso. E’ l’esperienza emotiva con il sapore dolce di un buon sentimento. E’ un’atmosfera di allegria o convivialità; una situazione intima e familiare; una sensazione di connessione e serenità; una quotidianità lenta e rilassata.
E’ un bagno caldo, una lunga passeggiata nella natura, un abbraccio, un picnic nel parco o sulle sponde di un lago, una tazza di tè caldo in compagnia di qualche amico, il calore di una stufa in ceramica quando fuori nevica magari in uno chalet nascosto tra le montagne.
Ma sapete qual’ è l’ aspetto più rivoluzionaria del GEMUTLICHKEIT? Che non serve necessariamente la foresta, la neve, la montagna o il lago, le candele, la musica, perché questo termine indica un paesaggio emotivo capace di descrivere quel luogo interiore in cui ci «troviamo a casa» e riscopriamo il senso delle piccole cose che in fonde messe tutte insieme danno forma a quella sensazione che chiamiamo GIOIA.
Ma, considerando che siamo a febbraio, che fuori fa freddo e che la neve imbianca le cime, forse varrebbe la pena sperimentare, almeno per la prima volta, il GEMUTLICHKEIT come si deve, così da capire se davvero merita di essere inserito nell’atlante dei buoni sentimenti – The positive Lexicography – scritto dal professore Tim Lomas, docente di psicologia positiva alla University of East London, una raccolta di tutte le parole del mondo che raccontano lo stare bene.
Queste sono 3 esperienze da provare per, RESPIRARE, tirar fuori il LATO SELVATICO, RITROVARE il vostro IO, vivendo quelle belle sensazioni che danno senso a tutto. E vedrete che tornerete con il mal di montagna ….
1- ALMDORF SEINERZEIT– CARINZIA
Sul versante sud delle alpi austriache, tra le montagne Nockberge, all’interno del Parco della Biosfera, è stato costruito un villaggio ecologico, che sembra uscito dalle pagine di un libro. 21 malghe isolate, 4 baite e 3 chalet dotati di sauna privata, in cui è possibile concedersi il lusso di un panorama incontaminato – visto che la riserva naturale è stata riconosciuta dall’Unesco parco della biosfera, ovvero paesaggio culturale in cui si tutela non solo la conservazione della natura in sé, ma anche le opere dell’uomo, in quanto facenti parte della natura – di un bagno aromatico nel fieno all’interno della Casa dei sensi, di una pattinata sul laghetto ghiacciato e di una cena con prodotti delle fattorie locali nel più piccolo ristorante al mondo, perché la Baita del Bosco è in grado di accogliere due ospiti alla volta oltre al cuoco.
2- LODGE Krippenstein – STIRIA
A 2.063 metri, nell’altopiano del Dachstein, nascosto tra le cime del Krippenstein, sorge il campo base ideale per appassionati di sci, ciaspole, freeriding, sleddog. Qui, dove si ha la sensazione di toccare le montagne con un dito e la possibilità di sperimentare la forza curatrice ed ammaliatrice di quella Natura tanto cara ai romantici, vivere il vostro essere più intimo e profondo e scoprire l’arcaica selvatichezza, sembrerà facile come bere un bicchier d’acqua…
3- BAUMHOTEL – ALTA AUSTRIA
Se volete svegliarvi tra le cime degli alberi, il Baumhotel di Kopfing è proprio quello che fa per voi. Sei casette di legno che galleggiano su robuste palafitte a 10 metri di altezza nel nel cuore del Parco Naturale Baumkronenweg, saranno l’antidoto giusto per voi, baroni rampanti, che cercate di combattere il mal di città con pillole arboree.
E se dopo queste esperienze non siete riusciti ancora a provare il GEMUTLICHKEIT, niente paura perchè comunque il vostro animo si sarà profumato di alberi e foreste … e quindi di buono…
#laselvatichezzacisalverà