Reportage da una terra ancestrale alla ricerca dell’altrove.
In Sicilia, forte è l’antico legame tra l’uomo e il suo mondo. La natura domina con le sue forme e le sue dimensioni. Le radici sono identità. I gesti sono rituali, lo spirito è alleggerito. Il tempo si legge tra le pieghe delle rovine che creano luoghi in cui è possibile perdere le coordinate. Il passato e il presente si fondono senza distinguersi e con essi la storia e la contemporaneità. La fede è quotidianità. L’ospitalità è bisogno naturale di accoglienza. La terra si ringrazia. La spiritualità è dentro ogni cosa. Lo guardo è libero. I ritmi lenti sono dettati dalla natura. I colori accesi, il mare infinito, i visi infuocati dal sole, la luce dell’Africa, le litanie arabe che si alternano alle preghiere, il sacro e il profano, i venditori di spezie, i giardini, i cactus, la flora lussureggiante, i tramonti infuocati, indicano il SUD.
Perché la Sicilia ha avuto la sorte ritrovarsi a far da cerniera nei secoli fra la grande cultura occidentale e le tentazioni del deserto e del sole, tra la ragione e la magia, le temperie del sentimento e le canicole della passione. Gesualdo Bufalino